La Visibilità sul Web e il concetto di Credibilità Stimata
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Perché un contenuto, e di conseguenza il suo autore, diventi visibile bisogna che ci sia interazione col contenuto, che gli utenti rispondano, socialmente parlando, al contenuto stesso. La chiave per capire la portata di questa risposta risiede nel concetto di credibilità stimata. Il web è generalmente ritenuto una fonte di informazione più attendibile e quindi più credibile perché più libero e indipendente.
B.J. Fogg, uno dei principali studiosi della credibilità su internet, la così detta web-credibility, ritiene che la credibilità e l’attendibilità che attribuiamo alle informazioni in internet siano il risultato di valutazioni prevalentemente intuitive e immediate (euristiche): scansioniamo una pagina web soffermandoci inconsciamente ed intuitivamente sugli elementi a noi già noti ed è su di essi che effettuiamo una valutazione interpretativa a livello cosciente.
Stando a questa teoria detta appunto Teoria riconoscimento-interpretazione, tendiamo a considerare maggiormente credibile quanto leggiamo su un sito internet se:
- la sua interfaccia grafica, l’estetica, è gradevole e dà l’idea di essere professionale (parliamo allora di credibilità superficiale), in questo caso tendiamo ad attribuire un alto livello di professionalità anche ai contenuti senza averli nemmeno letti;
- le informazioni sono organizzate in maniera chiara e professionale, anche in questo caso supporremo che le stesse qualità le abbiano anche i contenuti;
- i contenuti della pagina che stiamo visitando risultano focalizzati sull’argomento principale del nostro interesse;
- non abbiamo la percezione che il fine del sito sul quale ci troviamo sia quello di venderci qualcosa (Fogg., B.J., et.al., How Do People Evaluate a Web Site’s Credibility?).
La percezione della credibilità su internet è dunque tutt’altro che oggettiva, è soggetta a valutazioni spesso intuitive, superficiali a volte addirittura pregiudiziali e solo in parte dipendente da una valutazione attenta dei contenuti.
Attenzione dunque a non lasciarsi “abbagliare” perchè su internet si trovano anche false notizie e informazioni spesso contrastanti, parziali o semplificate e rischiano di essere ritenute attendibili proprio sulla base di quanto detto sopra. Il facile accesso alle informazioni non significa che sia facile destreggiarsi tra esse.
Fogg ha definito anche un altro elemento che, secondo i suoi studi, determina l’attendibilità di un contenuto su internet: la credibilità stimata, ovvero le opinioni di terzi su un determinato contenuto o sito web.
Facciamo un esempio, pensiamo ad un sito come eBay: la reputazione qui ha un peso rilevante, basta un errore nel gestire le transazioni, una cattiva recensione, una cattiva valutazione e l'affidabilità ne risente e di conseguenza le vendite ne risentono. La cattiva reputazione allontanerà futuri potenziali clienti.
Stiamo parlando della versione virtuale del tradizionale “passaparola”: una rete di blog, forum e social network in cui si condividono esperienze e informazioni che concorrono a costruire, in senso sia positivo che negativo, la reputazione non solo di siti internet (eBay) ma anche di persone (i venditori su eBay), e anche di persone che con la loro reputazione e col “passaparola”, virtuale o meno, ci lavorano.
Articolo della dott.ssa Francesca Di Girolamo
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