L’empatia si attua con parole specifiche, positive e incoraggianti. Immaginiamo di essere in uno stato d’animo alterato, ad esempio adirati, depressi, oppure malinconici: l’ultima cosa che vorremmo sentirci dire da qualcuno quando siamo in questo stato è “non dovresti sentirti così”, o anche “perché ti senti così?”. Queste parole non farebbero altro che approfondire lo stato negativo sul quale lo stato d’animo poggia, creando frasi non empatiche, per niente incoraggianti e positive. Chi conosce la tecnica dell’ascolto empatico non si esprime con frasi del genere; inoltre, altra cosa che eviterebbe è il NON dare soluzioni per l’interlocutore, semmai lo aiuta a trovarle da solo. Ci si sente più motivati ad agire se si decide in prima persona.
È bene ricordare che non tutte le culture hanno le stesse regole, sia in fatto di gestualità che di uso dello spazio interpersonale. Ad esempio, se abbiamo occasione di notare un giapponese ed un europeo che conversano noteremo, dopo un po’, che inizieranno a vagare lentamente per la stanza: l’europeo arretrerà ed il giapponese avanzerà. Questo particolare “balletto” accade perché ognuno di loro vuole raggiungere quella che per lui è la distanza ottimale, secondo la propria mappa del mondo.
Tutti sappiamo quanto la formazione sia sempre più importante, spesso obbligatoria, in ogni caso più che mai opportuna. Ora per le nostre esigenze di formazione ci viene in aiuto una nuova ed efficace piattaforma che si chiama Web Academy; si tratta di un’Accademia di Formazione Innovativa cloud dedicata ai dipendenti e collaboratori aziendali. Web Academy nasce da un’idea di Teleskill, società italiana attiva dal 1999 nella progettazione e creazione di soluzioni per la formazione e comunicazione online.
Solo perché qualcuno assomiglia ed agisce come un capo, non vuol dire che egli sappia di cosa stia parlando.
In una recente serie di esperimenti, gli psicologi Connson Locke (London School of Economics and Political Science) e Cameron Anderson (University of California, Berkeley) hanno trovato, infatti, che le persone che mostravano un linguaggio del corpo autorevole e sicuro di sé tendevano a primeggiare nel prendere decisioni, anche quando le loro idee erano completamente sbagliate.
In due esperimenti, gli scienziati belgi Kobe Desender, Sarah Beurms e Eva Van den Bussche hanno dimostrato che, nelle giuste circostanze, la concentrazione può essere contagiosa per il rendimento indivisuale. Sembrerebbe, infatti, che sedersi vicino a qualcuno, che si sta dedicando attivamente al suo lavoro, possa aumentare il proprio livello d’impegno.
“Nello studio, abbiamo mostrato, per la prima volta, che l’entità dello sforzo mentale è contagiosa. In parole povere, eseguendo un compito vicino ad una persona, che si sta impegnando molto nel suo, ti farà fare lo stesso”, scrivono i ricercatori su “Psychonomic Bulletin & Review”.