Il gruppo di successo ha sincronizzazione a livello fisiologico
Una nuova ricerca mostra che un gruppo in totale sincronia, anche fisiologica, avrà una prestazione migliore.
Le indagini precedenti hanno già dimostrato come la mimica e la sincronizzazione tra gli individui favorisca, spesso, il comportamento prosociale, la cooperazione ed il rapporto.
Secondo questo nuovo studio, condotto da un gruppo di psicologi della Aarhus University, quando le persone lavorano bene insieme, le loro risposte fisiologiche cominciano a sincronizzarsi.
La ricerca ha mostrato, in particolare, che i membri di un gruppo, che avevano sincronizzate la conduttanza cutanea e l’attività dei muscoli della faccia, tendevano ad avere una prestazione migliore insieme.
“Le persone dello stesso gruppo hanno una sincronia maggiore rispetto alle coppie e questa sincronizzazione è positivamente associata con la cooperazione ed il sentimento positivo di un gruppo”, hanno spiegato i ricercatori.
Lo studio.
Per questo studio, 153 studenti del college tra i 18 ed i 58 anni furono divisi in gruppi di tre e fu chiesto loro di assemblare quante più barche di carta possibili, durante una serie di prove. Ad ogni singolo membro veniva assegnato uno specifico compito di piegatura per ciascuna di esse. C’era, però, una regola: ai partecipanti non era permesso parlare tra di loro durante l’esperimento.
Il gruppo con il maggior numero di barche a vela, alla fine di tutte le prove, avrebbe vinto una piccola somma in contanti.
Dopo aver ricevuto le istruzioni su come costruire le barche, ai partecipanti furono collegati degli elettrodi, che misuravano la frequenza cardiaca, la conduttanza cutanea e l’attivazione dei muscoli facciali coinvolti nell’azione del sorridere e dell’aggrottare le sopracciglia.
Dopo tre turni in questo modo, ai gruppi fu proposto un cambio di programma: avevano l’opportunità di provare una nuova tecnica di piegatura o potevano attenersi al metodo originale.
Dopo quest’ultima sessione, ai soggetti fu chiesto di completare un questionario, che valutava quanto si sentissero connessi al loro gruppo e come si fossero sentiti riguardo la cooperazione al suo interno.
I risultati dello studio.
L’analisi dei dati fisiologici ha rivelato che i gruppi rispondevano in combinazione, sia alle emozioni positive, che a quelle negative.
“Abbiamo trovato una differenza nella sincronizzazione della conduttanza cutanea e del movimento del sorridere”, spiegano i ricercatori. “La sincronizzazione della conduttanza cutanea era collegata ai sentimenti negativi verso i membri dell’altro gruppo e di non appartenenza al proprio. La sincronizzazione nel movimento del sorridere era positivamente correlata alla coesione di gruppo e ad un sentimento positivo verso i membri del proprio”.
I livelli di sincronizzazione dei gruppi hanno fornito un dato ulteriore: i ricercatori potevano predire con successo quale decisione essi avrebbero preso riguardo il provare il nuovo protocollo di piegatura.
I gruppi che lavoravano veramente bene insieme tendevano ad evitare di cambiare il loro programma di piegatura, mentre i gruppi che non avevano molto successo avevano più probabilità di dare una possibilità alla nuova tecnica.
Il che voleva dire, a livello fisiologico, che se l’azione del sorridere di un gruppo era altamente sincronizzata, probabilmente essi avrebbero continuato a seguire il programma originale; ma se era altamente sincronizzata la loro conduttanza cutanea, le cose non stavano andando lisce ed essi avevano più probabilità di provare qualcosa di nuovo.
Concludendo.
“Combinando le misurazioni della sincronizzazione con quelle fisiologiche correlate all’emozione, abbiamo mostrato che la prima si sviluppa spontaneamente nei gruppi appena formati e che essa è correlata con le misure self-report della coesione di gruppo”, conclude il gruppo di ricercatori. “In più, la sincronizzazione è un indicatore dei nuovi schemi di attività ed un potenziale predittore della decisione dei gruppi di adottare soluzioni nuove ed innovative”.
Nonostante i risultati promettenti, le tecniche utilizzate in questa ricerca sono relativamente nuove ed i ricercatori avvertono che sono necessari ulteriori lavori per capire fino in fondo le interazioni tra emozioni, risposte fisiologiche e dinamiche di gruppo.
Fonte: PsychologicalScience.org
(Traduzione ed adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)
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